Io sono un'unghia dentro la carne, salamelecchi non voglio farne, voce io son che grida vendetta, la Donna son che fu maledetta. Sono una lingua che taglia e cuce, e a far giustizia ognora m'induce. Io sono artiglio, e son pungiglione, sfido a duel la superstizione. Sono una mosca nera e noiosa, sono pungente e son velenosa, la goccia son che corrode e scava, mannaia son che non perdonava. Io non do scampo a chi dice bugie, sempre rigetto le vostre omelie, sono blasfema, e son miscredente, la bomba sono più dirompente. Sono un uncino che affonda e strappa, che alle fandonie mai non s'aggrappa. Son Satanasso e sono Belzebù, il Torquemada[1] m'attende laggiù. Valanga sono che tutto travolge, sono Asmodeo, son Malebolge. Io mordo e pungo, sono una vespa, sono una lancia ch'è sempre in resta, sono una spina nel vostro fianco, sono e rimango Lorenza Franco ------------------------------------- [1] Il grande Inquisitore spagnolo, responsabile di orrendi delitti.