Tranquillo, meditato,
il dio che incarna il Bello
sconfiggerà il flagello
con occhio illuminato.
Chi fe’ nascere Atena
gloriosa fra gli dei,
oltre quei Propilei,
su quell’alta lesena,
ci parla ancor coi raggi
del primo sol che Bacco
accoglie con distacco.
Di Iride i messaggi
Demetra accoglie e Kore,
mentre Selene affonda
del mar nell’atra onda
perché la Notte muore.
Non sarà grata Atene
al figlio suo famoso,
dal ritratto orgoglioso,
che morirà in catene.
Ma ancor lotta il Gigante
e non soccombe mai.
Atene, tu lo sai!
Su di te è trionfante.
L’Amazzone ferita
piange sulla sua sorte,
ma non fu vera morte,
con lei torna alla vita.
Divinità straniere
faranno il loro ingresso,
non sarà più lo stesso
il volto del sapere.
La statua che fu nuda
si vestirà di Male,
diventerà immorale
la Verità, se cruda.
Rimani nel tuo tempo,
figlio della Ragione.
Sublime un Partenone
per sempre ti ha redento.
Lorenza Franco