La tavola imbastita come tête à tête col lume un chiarore di candela e delle nostre teste vicine chiare di capelli e silenziose. Intorno il buio e le ombre, elastiche e tremolanti sul muro a crepe, di noi due sazi di attimi segreti e franchi. Il vino: un concerto in sottofondo dei tuoi passati mai rimasti, che il cuore non osava richiamare a sé, da non sciupare quel che ancora s’aveva da compiere. Stefania Basini