S’innamorò, l’oleandro, del cielo: lo guardano protese le corolle, vorrebbero staccarsi dallo stelo, e lanciarsi in un volo alato e folle. Stupiscono ai volteggi di farfalle, unici fiori che non han catene, esperte di ogni monte e di ogni valle, che lascian dietro a sé amarezze e pene Rossi di scorno forse, inappagati, dell’oleandro i fiori, non mai chini, il sogno lor coltivano ostinati, al cielo per sentirsi più vicini. Ma dovranno cadere, e rivelare il nettareo segreto[1]che, appassito, cieli lontani ancor vorrà sognare, in un ultimo anelito sfinito. Lorenza Franco ------------------------------------------- [1] Il nettare dell’oleandro è velenoso.