La donna, che non nacque per combattere, dovette poi combatter contro tutti. Può dare, la dolcezza, amari frutti, deve soccomber se vuol controbattere. Schiacciato il suo pensiero nel dileggio[1], figli di carne sol potè creare. Nomi maschili dovette adottare, se dell'arte cercò salir sul seggio. Se si esprime con forza è lei virile, se ha coraggio è certo un'eccezione, se esce dal suo ruolo è una ribelle. Non si conosce ancora il femminile, che si deve affermar con precauzione o farsela con scope e con padelle. Lorenza Franco [1] Nemmeno l’illuminismo prese in considerazione le donne. Bisognò aspettare altri duecento anni