Sfondando le più intime difese entra il Pensiero, subdolo e maligno. S’abbarbicano l’edera e il vitigno, gli insulti rinnovando e le offese. E ridiventa inferno il paradiso, s’avventa sulla vittima l’ORRORE che forse un bimbo che chiedeva amore sperimentò senz’alcun preavviso. E’ un bellissimo fiore il NARCISO, del dolore degli altri si alimenta, a far soffrire la sua psiche è intenta, il suo ego nascosto in un bel viso. La vittima tormenta e la devasta per sentirsi appagato e ognor più grande, non rispondendo ad ansiose domande, SILENZIO PUNITIVO, punto e basta. L’APPROVVIGIONAMENTO del dolore inflitto ad altri, vittime indifese, ai propri occhi importante lo rese, ed il SENSO DI COLPA è un disvalore. Invano da Narciso un sentimento d’amore ci si aspetti, ne è incapace. Nemico di se stesso e della pace, si finge pacifista ed è un violento. Se vittima lui stesso dell’orrore cui assistere dovette da bambino, anche per lui il perdono divino, restituendogli il perduto amore. Milano, 28 dic. 2018 Lorenza Franco