Nasce il narcisismo dall’orrore che un bimbo spaventato sperimenta assistendo a una scena assai violenta inflitta da un crudele genitore. E vede la salvezza solamente nella rinuncia ai veri sentimenti, malati genitori e disattenti, il cuore gli feriscono e la mente. Ma impara la lezione e trasferisce sulla vittima il proprio malessere, trame sottili intento ad intessere, il suo ego esulta quando ferisce. Non s’interrompe così la catena, Narciso è fecondo e non s’arrende, per esperienze vissute tremende, su altri trasferisce la sua pena. Di colpa il sentimento si cancella, lui deve ad ogni costo dominare, perché il suo ego si possa gonfiare affascina e seduce la sua bella. Ma poi la uccide… per sentirsi grande, la insulta e la disprezza e l’avvilisce, la stupida è smarrita e non capisce, senza risposta restan le domande. Anche del silenzio la punizione, così dolorosa da sopportare, il narcisista farà trionfare su chi rinuncia alla ribellione. Lo psicologo esperto mette in atto le strategie miranti a guarire chi soffre ed insieme fa soffrire, ma, come lui, chi scrive è mezzo matto. Milano, 16 febbraio 2019 Lorenza Franco