Miei cari, state attenti al diavolo. Egli vi tenterà con le droghe, l’alcool e soprattutto il sesso prematrimoniale (Karol Woytila ai sudamericani).
Sono milioni d’anni che il demonio
a lavorare duro è sempre intento,
ma senza ricavarne alcun provento.
S’è costruito quale patrimonio?
Ma chi l’ha assunto e lo fa lavorare
in nero e senza un vero contratto?
Solo strumento d’un vile ricatto,
le tentazioni sono un grande affare.
Oppur, se ci guadagna, che ci cale?
Riguarda sol quei due la questione.
Se uno è onnipotente, che ragione
gli impedisce l’altro di annientare?
Ma se Lui non lo può, che mai la gente
ammonita a resistergli può fare?
Come potrebbe non farsi tentare,
se Dio stesso è tanto impotente?
Non è un tentazione certo il vino,
visto che Gesù Cristo lo beveva,
lui stesso, se mancava, ne faceva:
dal padre il vizio ereditò il bambino?
Beone pure lo Spirito Santo?
Satana, vade retro, a chi si dice?
Parla da solo un uomo ch’è infelice,
ma il diavolo sta dentro lui soltanto.
Gesù corrotto da preti e rabbini,
cambiano solo i nomi e le etichette,
la compagnia è la stessa, non lo ammette
chi vuole prevalere sui vicini.
Chi si preoccupa tanto del sesso,
lo deve avere in testa. Gli sponsali
senza esperienze prematrimoniali
falliscono, sappiamo, molto spesso.
Chi non potè imparare a nuotare,
nel fiume tutt’a un tratto non si butti,
l’inesperienza dà amari frutti,
il sesso non si può improvvisare.
Prosperano per questo i consulenti
matrimoniali, se il momento giusto
andò perduto di provare il gusto
di completar coi sensi i sentimenti.
Da papi e preti non farti tentare,
non lasciar che ti svuotino la vita
dalle loro minacce già avvilita,
ma con tutta te stessa sappi amare.
Lorenza Franco