Vorrei poter mangiar quello che voglio, ma devo fare i conti col diabete. Ho messo sotto chiave fame e sete, brucherò, come pecora, il trifoglio? Se il mio sangue è di gruppo zero, anche la qualità sotto controllo, carne di manzo oppure di pollo, va meglio il pesce, ma sarà poi vero? Sono veleni il glutine, il glucosio, la caseina e tutti i latticini, il latte lo si dia ai bambini, la frutta troppo ricca è di fruttosio. Rimangono in agguato i carboidrati, dimentichiamoci anche del pane. Non fatevi venire idee strane, brioches, biscotti, torte già scordati. Bisogna applaudire la verdura, ricca di minerali e vitamine, è pronto quell’elenco senza fine, ma è una disciplina molto dura finocchi e cetrioli sgranocchiare, sedano con carote e broccolini, fingendo che sian veri pasticcini, aglio, cipolle e radici amare. Il riso, le patate, la polenta, di troppo innalzano la glicemia. Quell’acquolina mandala pur via, uno zucchino crudo meglio addenta. Tante rinunce aumentano la pena di una persona triste ed affamata, ma anche se la vita avrò accorciata, voglio morire con la pancia piena. Milano, 12 ottobre 2018 Lorenza Franco