Mi facevi a lezione disperare, non riuscivo a insegnarti il latino. Da me venisti ch'eri ancor bambino, un ragazzo t'ho visto diventare. Di te infine mi sono liberata e ho tirato un sospiro di sollievo. Fosti davvero il mio peggior allievo, duro è insegnare a mente non portata. Ora sei tu che mi vieni a trovare, che ogni estate mi scrivi cartoline. Più non mi pensan gli altri, alla fine, vecchia insegnante da dimenticare. Un giorno con te persi la pazienza, e allora mi portasti tante rose. Problema di perdono non si pose: il cuore, del latino, può far senza. Lorenza Francol