Vorrei ricuperare quel sonetto, passione di poeti e poetastri, che pure se non brillano tra gli astri, ne trassero comunque un gran diletto. Di Mnemosine figlio prediletto, da marmi circondato ed alabastri, di rime adorno e di ritmici incastri, s'aggirò per le corti qual folletto curioso di amorose confessioni, di casti baci e di galanterie, di rossori di dame e cavalieri, di sentimenti e gentili emozioni. Esperto allor di cortigianerie, ispira oggi animi sinceri. Lorenza Franco, 23 maggio 2002