In procinto di un'operazione militare, per ottenere l'appoggio incondizionato di Jahvè bastava promettergli lo sterminio del nemico (Giudici). Donne vecchi bambini al macello. E magari tutto ciò che poteva respirare come a Gerico (Giosuè). Già Mosè si era indignato con i suoi guerrieri perché avevano risparmiato le donne e i bambini contravvenendo agli ordini di Dio. Li rimandò indietro a rimediare, ma poterono salvare le fanciulle vergini a scopo di concubinaggio. Ci siamo capiti. Saul perse il favore di Dio per aver risparmiato il re dei nemici sconfitti. Samuele indignato provvide a rimediare di persona. Un tale al citofono mi chiese se volevo conoscere la verità, rivelandosi subito come testimone di Geova. Gli risposi che ero spiacente, ma sono atea. Ma leggevo la Bibbia? Ero appunto atea per questo. Ma sapevo almeno chi era Geova? Certo, era quel tale che aveva fatto morire tutti i primogeniti degli egiziani e annegato nel Mar Rosso l'esercito del faraone. Ma sapevo perché l'aveva fatto? Evidentemente perché era un sanguinario. Chiuso il dialogo, non l'ho più sentito. Ovunque il guardo io giri, immenso dio, non ti vedo, ma ho grande rispetto del concetto di divinità. Io non bestemmio. Lorenza Franco, Milano, 18 gennaio 2011