Sempre a me ti rivolgi col sorriso, figlio che non ho amato e non volevo, che esistesse l’amore non sapevo, o si nasce all'inferno o in paradiso. Dovunque ti hanno messo, devi stare, il karma è crudele invenzione, chi è più forte vuol sottomissione, eppur sai che ti dovresti ribellare. Ma non sai come, tutto è programmato, il dolore degli altri insegnamento che irride oppure ignora il tuo lamento. Dibattersi e soccombere è scontato. Hai dovuto imparare a recitare, non si accorga nessun di quel che provi, scoprir vorresti sentimenti nuovi, impara invece i vecchi a mascherare. Con mani vuote ti offro la mia vita, ricominciare non si può daccapo. Cercar me stessa solo un rompicapo, fu di tristezza un’anima riempita. Milano, 23 luglio 2019 Lorenza Franco.