Un desiderio c'è di solitudine, di isolarti anche da chi ami. Ben oltre il tronco protendonsi i rami, spinti da un'arcana irrequietudine. In un anelito di desuetudine, di risposta a già magici richiami di ammalianti violini tzigani, vorresti cancellar la consuetudine. Ma salde ti trattengon le radici, abbarbicati affetti e nostalgia, e torni a ripiegare le tue ali. Carezza i sogni tuoi e benedici, ma lascia che sian loro a volar via. Sian le abitudini riti lustrali. Lorenza Franco, 6 dicembre 2001