Scalzo, affamato, vestito di stracci Hitler ritorna a chiedere perdono a sei milioni di poveracci: ma da quei forni non esce alcun suono… Chi molto più di lui la morte ha inflitto[1], chi ha reso miserabile la vita di chi dovette vivere sconfitto, ad esentarlo dalla pena invita? Chieder perdono a chi ha la terra in bocca, a chi dové scontar la sua innocenza, ipocrisia può esser solo sciocca, paradossale vana incoerenza. O forse è una magica parola che chiude i conti e tacita i rimorsi, se chi la usa grida a squarciagola, di fiele raddolcendo antichi sorsi? Chi crede che lassù vi sia Qualcuno, l’unico autorizzato a condonare, chieder perdono a chi non è nessuno, non è una premessa a dubitare? Perché non si dissocia dall’orrore, la sua non rinnega appartenenza ad un’ideologia di dolore, la propria cancellando connivenza? Dove finì l’infallibilità di chi[2] autorizzò le conversioni forzate di una vera civiltà[3], che ci accolse con giubilo e con doni? I fratelli maggiori, gli ugonotti, le streghe, i moriscos, i marrani[4], pur se i lor sonni fossero interrotti, lingue non hanno più, non hanno mani per accusare o assolvere. Soltanto vorrebbero non fosse mai scordato il loro patimento, e un camposanto in ogni nostro cuore aver trovato. Lorenza Franco _______________________________ [1] Il sangue ebreo fato versare da Hitler è solo una goccia rispetto al mare di sangue ebreo fatto versare dai cristiani, così come il sangue dei maschi è una goccia nell'oceano di sangue versato dalle donne semplicemente per misoginia (percosse, morte di parto, di aborto procurato non assistito, stregoneria, abbandono o omicidio per motivi di onore, monacazione e clausura forzate, matrimonio imposto, misticismo autopunitivo). [2] papa Alessandro VI [3] Maya, Inca [4] Ai dieci milioni di vittime dell'Inquisizione in Europa se ne devono aggiungere ottanta di indigeni americani.