(… la fede invariabilmente genera violenza. J. Krishnamurti) Credere in Dio, è stato detto, è un dono, non credervi è soltanto una disgrazia: solo così uno si sente buono, la coscienza si tacita e si sazia. Eppure mai nessun m'ha domandato se esista davvero il mio vicino. Domanda sciocca, credere è scontato, in chi di sera incontri ed al mattino. Questo sospetto bisogno di fede1, che vuole decretare l'esistenza di chi mai non si sente e non si vede, ma a cui puoi delegare la coscienza, non è piuttosto una colpa grave, che autorizza le persecuzioni, che fa pur caricare sulla nave negri robusti per le piantagioni2? La mia coscienza, invece, laica e umana, che non mi spinge a cercare il martirio, che dove c'è sofferenza mi chiama, né mi vuol ripagare col delirio di falsi paradisi goderecci, certo non mi farà bruciar la strega o l'eretico, per dogmi ed intrecci - scaturiti da conciliare bega3 di giochi di dominio e di potere, che han bisogno di corpi da domare4, perché le loro istanze sembrin vere, ed i semplici possano ingannare. L’etica laica, martire e vincente, ha conquistato ormai anche i cristiani che vanno in chiesa, ma assolutamente ordini non accettan disumani. Sul soglio pontificio chi ora siede nemmeno parla più di trascendenza: l'unica vita di cui parla e crede è questa, che di Dio deve far senza, e chiedendo perdono a destra e a manca5 grave denuncia un disagio interiore. Benedicendo con la mano stanca, sa che il Potere non è mai Amore. Lorenza Franco (da La tristezza di Satana, Ed. Nuove scritture 2010, p. 18) __________________________ [1] Che sia l’istinto animale di sottomissione all’amato-odiato capobranco? [2] Il cristianesimo non abolì mai la schiavitù, anzi la giustificò con una bolla arcivescovile. Se Dio li aveva fatti negri e non bianchi… [3] Vds. I concilii di Cirta (a. 355), di Efeso (a. 449) e una conferenza a Cartagine, tenuti a colpi di pastorale in testa agli avversari. I cristianissimi bizantini non esitavano a mozzare nasi, mani e lingue per punire i dissensi ideologici. [4] Proibendo il sesso, la contraccezione, l’aborto, l’eutanasia pena la dannazione eterna. Nessuno fu più padrone della propria persona. [5] Alle donne, agli eretici, agli ebrei, ai musulmani. Mancano gli omosessuali, i giullari, i prestigiatori, gli affetti da autismo e gli altri handicappati mentali, anche loro bruciati vivi.