("Gli uomini hanno spinto le donne ad odiare la vita tanto quanto essi odiano le donne. Di questo delitto non potranno mai essere assolti", Ida Magli). Eracle, che impiccione!, la riporta al suo triste destino, e non capisce che la scelta di lei, d'essere morta, è la scelta di chi troppo patisce. Non certo per amore di un Admeto, ma per odio di un sé, che la sfinisce, una donna s'immola, e il suo segreto preferisce portar nell'oltretomba, libera sol d'infrangere il divieto di morire anzitempo. La penombra di un mondo di fantasmi è più accogliente, per chi ali non ha come colomba, al marito, ai suoceri ubbidiente, che hanno scelto lei, l'hanno sospinta, perché contava meno, crudelmente, a credere da un dio1 d'essere vinta, perché il martirio almen fosse un onore, perché dalla corona fosse cinta d'un terreno ed ipocrita valore. Ma Orfeo ebbe pietà di Euridice, s'accorse in tempo del suo grave errore, e si voltò... per non farla infelice. 2 dicembre 2000 [1] Apollo concede ad Admeto destinato a morire di farsi sostituire da un volontario. I genitori di lui si rifiutano