Tutta l’infanzia di mio figlio ho perso per latitanza, per assenteismo. Il buio su di me del pessimismo, il cuore sempre nella pena immerso. Il cielo mai mi fu sereno e terso, malata di tristezza e solipsismo, di ogni sentimento già ostracismo. Ogni slancio d’amore andò disperso. La volontà, imbrigliata nel lamento, non poteva trovare vie d’uscita, le sue catene sempre scosse invano. E delle idee il martellamento, sorde ed ostili a qualsiasi smentita, mi scagliò in un gelido pantano. 24 dicembre 2001 Lorenza Franco