Chissà, che chi di reincarnarsi crede, ben più sereno affronti poi la morte, di nuova vita aprendosi le porte, ché, nella fine, un principio vede. E forse la mia mamma è già rinata da genitori attenti ed affettuosi, d'amore e di carezze generosi, verso una figlia assai desiderata. Lei non conoscerà le umiliazioni di un'altra vita che le fu sì amara, ma ben disposta verso tutti e cara, non lancerà mai più maledizioni. Potrà studiare e nutrire il suo genio, la sua aggressività vanificata, in gioia e dedizione trasformata; si sceglierà un destino casto o imenio. Saprà eluder dei maschi la violenza, potrà avere una vita sessuale; essere donna non le farà male, grande, della natura, provvidenza. Se avrà dei figli, non sarà per caso, ma li avrà concepiti nell'amore; palpiterà di letizia il suo cuore, come un prezioso traboccante vaso. Negli occhi guarderò ogni bambina che incontrerò in quest'ultimo percorso; di speranza berrò un ultimo sorso, affronterò men triste la mia china. Mamma, ti voglio credere felice, quale non fosti mai, né mai ti vidi. Solo così finalmente sorridi a questa figlia che ti benedice. Lorenza Franco