Questo sonetto, che m'incalza e preme, né in altro modo mi lascia poetare, si dovrà, un bel momento, rassegnare, capir che non si può star sempre insieme. Ci sono versi sciolti e senza rima, è la parola in sé che andrà a colpire, il giusto effetto facendo sortire, con un diverso lavoro di lima. Non esser triste, sonetto, glorioso tu fosti sotto penne ben più grandi. Le mode vanno e vengono, è destino. Fosti giocoso, amoroso, curioso... Che male mai facesti, ti domandi? Ci ho ripensato, restami vicino. Lorenza Franco