Il 24 febbraio 2020 compie gli anni Lorenza Franco. Sono 88. Compie gli anni, il 24 febbraio 2020, mia madre Lorenza Franco, che negli scorsi genetliaci ho festeggiato riproponendo le sue opere. Schiva dalla mondanità come è, l’Autrice apprezzerebbe questa volta una mia dedica scritta, in cui riepilogo le tappe del suo percorso letterario, piuttosto che un pubblico festeggiamento come negli anni precedenti tra recite e musiche, delle quali dice di essere ancora commossa. 88 è il numero speculare e palindromo in uno, l’ottavo numero maestro 8×11, e il pianoforte ha ottantotto tasti. L’Unione Astronomica Internazionale (UAI) ha diviso il cielo in 88 costellazioni ufficiali con confini precisi. Poiché il numero otto è il simbolo dell’infinito, 88 potrebbe simboleggiare i doppi sensi dell’infinità dell’universo, vale a dire l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande. Non è forse un caso allora che Lorenza Franco, a questa età, abbia riottenuto questo impensato vigore fisico e intellettuale. 2 Già potete leggere, nel sito di poesia diVinidiVersi a lei dedicato, la sua biografia e le iniziali tappe del suo percorso poetico, iniziato come traduttrice dei lirici classici e poi di Shakespeare, percorso già da me riassunto il 24 febbraio 2013. La raccolta Le donne non possono morire, edito da Edizioni Nuove Scritture, presentata presso la Libreria Claudiana il 29 novembre 2012, segue a distanza di due anni quella di forte impegno civile intitolata La tristezza di Satana, edita dalla stessa casa editrice, manifesto di una passione libertaria unica, nell’attuale panorama letterario, sul piano della laicità e della libertà di pensiero (si veda il significativo Incipit). Tale prima raccolta di poesie venne già da me presentata, nel salotto Candide C.C., il 31 gennaio 2011, dando il via a successive presentazioni, tra cui quella del 15 aprile 2011, giorno di compleanno del compianto avv. Aldo Bonomo, presso la libreria Claudiana, passando per lo UAAR di Rimini il 19 novembre dello stesso anno, fino all’ultima presentazione avvenuta presso il Circolo Culturale Giordano Bruno di Milano. Nell’anno 2013 entrambe le opere sono state presentate presso il Circolo Culturale Giordano Bruno di Milano, rispettivamente in data 3 febbraio e in data 24 settembre. Nel 2014 avviene l’incontro poetico-musicale con l’Autrice dal titolo Se il tango è Franco in occasione del suo compleanno del 24 febbraio, in cui Le donne non possono morire è stata ripresentata, con libero dibattito sul tema della violenza e della condizione della donna. Nell’occasione è stata riarrangiato al pianoforte, dal pianista jazz Alberto Barattini, il tango “MariaClara”, composto dall’Autrice in età giovanile. Con il contributo per le immagini di Marla Lombardo e per la critica di Cataldo Russo. Nel 2015 in data 5 novembre avviene la presentazione della trilogia Cofanetto FRANCO, con Il male del mondo, Fughe d’amore, La tela di Penelope presso il circolo culturale ChiAmaMilano, opera che voleva significare, nell’intendimento mio e dell’editore, un incoraggiamento per la ripresa in salute dell’Autrice in seguito ad una tragica vicenda di malasanità iniziata in agosto presso l’ospedale di Lavagnai : Il Cofanetto FRANCO venne poi ripresentato al Centro Culturale Candide il 24 febbraio 2016 in occasione della festa di compleanno del 2016 con un’acclamata esibizione di sette poeti accorsi a omaggiare l’Autrice, alcuni con poesie dialettali. Il tutto con l’intrattenimento musicale del compianto violinista Raffaele Nobile, e successivamente presso il C.C. Giordano Bruno di Milano in data 8 novembre 2016. L’inizio dell’anno 2017 segna un’altra tragica vicenda ospedaliera che interrompe ogni presentazione, così pure quella del compleanno di febbraio, e che raggiunge il culmine in data 1° aprile. Ho voluto poi ricordare la vicenda con l’articolo nel mio blog, che riporto in nota, dal titolo AMARCORD (quel sabato di 1° aprile 2017)ii . 3 Le ripercussioni di tale vicenda durarono per tutto l’anno 2017, ma nell’anno 2018 la poetessa è stata di nuovo festeggiata, per il ripristinato vigore fisico e intellettuale, con l’uscita de L’invidia dell’utero in occasione del suo compleanno del 2018. Si tratta di versi da me raccolti tra le carte dell’Autrice e che appartengono alla sua più recente stagione poetica, sempre segnata da forte impegno e passione civili, da un radicale anticonformismo (avvertibile già nel titolo che fa da controcanto al luogo comune di freudiana memoria) oltre che da libertà di pensiero. Tale opera è stata riproposta in data 30 maggio presso ChiAmaMilano con l’intervento del filofoso e scrittore Roberto Caracci, il quale sottolineò l’importanza della figura materna nel proprio vissuto. Tra sogno e realtà, esperienza e miti, la madre concreta si intreccia con quella archetipica, insieme strega e fata, mistero e certezza, ma soprattutto donna forte e resiliente, capace di lasciarci nel tempo il suo dono più grande: la forza di proseguire l’accidentato viaggio della vita e dell’esistere da soli, senza di lei. In Internet si trovano i video degli interventi di Caracci, dello scrittore Angelo Gaccione, della stessa Autrice e degli intermezzi al violino del compianto e sempre affezionato amico di Candide C.C. Raffaele Nobile. Sul finire dell’anno 2018 in data 19 novembre il Cofanetto FRANCO ha avuto una memorabile presentazione presso la Società Svizzera annunciata da Stefania Romito con l’intervento degli scrittori Cataldo Russo e Angelo Gaccione, dello scrivente, dell’attore Gianfranco Nullo, e dell’artista Davide Foschi, fondatore del movimento Nuovo Rinascimento La redazione della rivista LawTalks, intervenuta durante la presentazione perché chiamata dal giornalista indipendente Claudio Bonato, ha intervistato l’Autrice, il sottoscritto e i relatori prima che iniziasse la serata, impreziosita dai brani lirici degli amici del mio gruppo di Facebook Canto e Incanto. A questo link https://www.cam.tv/articles/?pPKEY=PID47DC6_cantoeincanto si trovano la trascrizione del mio saluto introduttivo e alcuni video con le registrazioni degli interventi. Ad un anno di distanza dalle due prime presentazioni avviene la presentazione presso Circolo Culturale Giordano Bruno in data 26 maggio 2019, dove ho potuto ancora introdurre – insieme allo scrittore Pierino Marazzani, presidente del circolo, e allo scrittore Angelo Gaccione, con il quale curai la raccolta – tale ultimo prezioso canzoniere. Quest’anno, nell’imminenza del compleanno del 24 febbraio 2020, in cui ci sarà un’altra piccola sorpresa editoriale, vorrei celebrare la forte volontà delle grandi menti. Solo una volontà nietzschiana e sovrumana, culturalmente ricca e resiliente, può superare, se non colmare, enormi vuoti e traumi. Ho scelto queste parole di Lorenza Franco, che raramente si esprime in versi non rimati ma sciolti, e in questo caso 4 perfettamente coerenti con la forza e la volontà che il pensiero libero può esprimere: https://www.divinidiversi.it/poesie/filosofia-ed-etica-laica/l-istante Una luminosa giornata, 24 febbraio 2020 Giovanni FF Bonomo i Prima del ricovero in tale ospedale mia madre rischiò di lasciarci la pelle tre volte, a causa della sconsiderata incuria della responsabile del Pronto Soccorso. Ma questo fu solo l’inizio di un lungo calvario di sofferenza causato da uno strappo tendineo alla spalla destra per un errato posizionamento della paziente durante un intervento chirurgico all’addome. Quanto poi in autunno scesi a Lavagna per portarla a Milano, per la presentazione appunto del cofanetto presso ChiAmaMilano di via Laghetto, appena varcata la soglia dell’uscita dal Pronto Soccorso per salire in auto, lei mi svenne tra le braccia e ricominciò un altro periodo di travagliato ricovero a causa di una subdola infezione al cuore, che si concluse presso l’ospedale di San Pietro di Rapallo il 13 dicembre 2015, data di rientro dell’Autrice nella sua centralissima casa di Rapallo. La presentazione del cofanetto in novembre avvenne, quindi, senza la presenza di mia mamma, la quale potè leggere le due lusinghiere recensioni di Alessandra Paganardi e di Cataldo Russo nella mia trascrizione sul sito di Candìde. ii AMARCORD (quel sabato di 1° aprile 2017) Ora che la legge sul biotestamento, per la cui approvazione sono sempre stato in prima linea insieme alle associazioni Exit-Italia e Luca Coscioni, consente una morte dignitosa e realizza il diritto all’autodeterminazione sul proseguo delle cure mediche quando queste si rivelino inutili, la battaglia continua per una legge che riconosca l’eutanasia. Intanto non potrò mai dimenticare quanto occorse due anni esatti fa, e quanto fossi rimasto solo e scorato con una madre morente al Fatebenefratelli, che ritornava a mia insaputa nei bassifondi dell’ospedale il giorno dopo che l’intervento sembrava riuscito ed io andavo con la valigia vuota per riempirla delle sue cose e riportarla a casa. Trovai il letto vuoto. Solo una volta lì arrivato un medico mi spiegò… era il 1° aprile 2017, ma non era un pesce d’aprile, era la triste realtà dell’inizio di una travagliata degenza, poi a lieto fine, durante la quale mi resi conto quanto fossimo soli – al di là di pochi estimatori intellettuali che frequentavano il mio salotto Candide C.C. – io e mia mamma. La quale ora è in piena forma, al punto che in novembre dello scorso anno venne presentato il suo cofanetto trilogia “La tela di Penelope, Il male del mondo, Fughe d’amore” alla Società Svizzera di Milano, con corredo letterario e musicale tra il plauso di amici ed estimatori (https://www.lawtalks.it/2018/12/07/il-cofanetto-di-poesie-di-lorenza-franco-presentazione-societa-svizzera-mi) Lo stesso giorno di quell’indimenticabile il 1° aprile 2017, scrissi la recensione al libro di Marco Longhi per Exit-Italia. Ancora ci si stava battendo per l’approvazione della legge sul testamento biologico.